![Dr.ssa Nicoletta Ferraris Biologa Nutrizionista](imgB/NF_logo_236x80_V21_0.png)
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Biologa Nutrizionista
Biologa Nutrizionista
In questo articolo vorrei iniziare a parlare dei danni causati dall'eccesso di zuccheri.
Ormai non è un argomento nuovo, se ne sente parlare spesso, ma nella mia esperienza quotidiana con i pazienti mi accorgo che l'argomento non fa ancora abbastanza presa, sia perché non se ne comprende l'importanza, sia perché non è stata fatta sufficiente chiarezza e siamo ancora grandi vittime dei falsi miti creati ad arte dal marketing ingannevole delle aziende alimentari:
- i succhi di frutta fanno bene perché in etichetta c'è scritto che sono senza zuccheri aggiunti
- le gallette di riso sono la scelta migliore per dimagrire
- i cibi grassi fanno male
- per avere energia serve lo zucchero
- è normale sentirsi stanchi alle tre del pomeriggio, prendi un bel caffè zuccherato al ginseng
- se non perdi peso è perché non hai abbastanza forza di volontà, fatti preparare i pasti da qualcuno che te li spedisce a casa già pronti.
La scienza studia da molto tempo gli effetti del cibo su di noi; negli ultimi anni sono state fatte molte ricerche che hanno svelato come il corpo reagisce al cibo in tempo reale e hanno dimostrato che non è solo importante "cosa" mangiamo, ma anche " come" mangiamo, e cioè in quale ordine e con quali combinazioni assumiamo gli alimenti.
Fai attenzione, perché questi ultimi sono aspetti fondamentali per gestire il nostro rapporto con gli zuccheri in modo ottimale.
Andiamo avanti.
Il nostro corpo è una macchina perfetta, piena di sistemi di controllo che si influenzano uno con l'altro. Un sistema di controllo importantissimo è quello che sorveglia il livello di glucosio (zucchero) nel sangue.
Il glucosio è la principale fonte di energia per il nostro corpo: lo ricaviamo dal cibo e il sangue si occupa di trasportarlo alle cellule, una quota abbondante viene usata ogni giorno dal cervello. La concentrazione di glucosio nel sangue può variare enormemente nel corso della giornata, e quando si verificano aumenti repentini (i cosiddetti "picchi di glicemia"), tutto ne risente: compaiono la "fame nervosa" e le voglie alimentari, i sintomi della menopausa peggiorano, peggiorano le emicranie e l'insonnia. A lungo termine si può avere un peggioramento della funzionalità del sistema immunitario, invecchiamento cutaneo (aumento delle rughe), peggioramento di patologie croniche come acne, eczemi, psoriasi, artrite, cataratta, depressione, problemi intestinali, malattie cardiache, infertilità, sindrome dell'ovaio policistico (PCOS), insulinoresistenza, diabete di tipo 2, steatosi epatica.
Se riportiamo su un grafico i livelli di glucosio nel sangue in vari momenti della giornata vediamo un susseguirsi di picchi e di avvallamenti, che determinano la cosiddetta "curva del glucosio". Apportando cambiamenti nel nostro stile alimentare e nel nostro stile di vita per evitare i picchi glicemici, la curva si appiattisce, con enormi vantaggi per noi.
Evitando i picchi glicemici abbiamo bisogno di produrre quantità inferiori di insulina (rilasciata per rispondere all'aumento di glucosio nel sangue), e questo è un bene, dal momento che livelli elevati di insulina sono la causa di ingrassamento, infiammazione, colesterolo alto, insulinoresistenza, diabete e PCOS.
Lo zucchero è presente come ingredienti nella maggior parte dei cibi confezionati, e anche i cibi salati preparati a partire da farine (pane, pasta, biscotti, focacce, pizza, ecc), una volta digeriti, si trasformano in zucchero (glucosio). Inoltre, poichè i cibi confezionati ricchi di glucosio sono anche ricchi di fruttosio, riducendo il consumo di questi prodotti riusciamo anche a ridurre il livello di fruttosio nel sangue, quindi abbiamo un altro effetto positivo dal momento che l'eccesso di fruttosio causa obesità, iperuricemia, infiammazioni articolari, patologie cardiache e steatosi epatica non alcolica (il cosiddetto "fegato grasso" che talvolta viene riscontrato con le ecografie addominali).
Spesso non ci sentiamo al nostro meglio, e non sappiamo bene perché; oppure soffriamo di svariati disturbi che affliggono le nostre giornate, senza sapere da che parte iniziare per cercare di stare meglio.
Imparare a gestire la glicemia è la leva con l'effetto maggiore, perché innesca un effetto a cascata benefico su sistemi più a valle. Il controllo dei picchi glicemici, insieme alla gestione del sovraccarico alimentare, responsabile delle allergie ritardate al cibo (le cosiddette "intolleranze alimentari"), sono due sistemi potentissimi per recuperare uno stato di salute e benessere ottimali.
Come capire se sei soggetto a picchi glicemici?
Siamo circondati da un eccesso di carboidrati, la TV e la grande distribuzione ci propinano tonnellate di prodotti diversi ricchi di zuccheri. Ormai quasi nessuno è indenne da questa piaga. Ma per capire se effettivamente capita anche a te, rispondi a queste domande:
- sei in sovrappeso e non riesci a dimagrire?
- hai attacchi di fame irresistibili durante la giornata? Quando torni dal lavoro "devi" mangiare qualunque cosa ti capiti a tiro?
- hai sempre voglia di dolci?
- ti senti spesso assonnato o stanco?
- devi prendere tanti caffè per arrivare a fine giornata? La mattina non "carburi" senza una buona dose di caffeina?
- ti capita di avere sbalzi d'umore?
- soffri di reflusso o gastrite?
- soffri di disturbi del ciclo mestruale, ovaio policistico, infertilità?
- hai il fegato grasso?
- hai la glicemia alta?
- soffri di acne o altri problemi di pelle?
Se la risposta ad alcune di queste domande è sì, hai sicuramente bisogno di controllare meglio la tua glicemia nel corso della giornata.
Come farlo? Sarà l'argomento di un prossimo post, quindi ti invito a seguire il mio blog per non perdere gli aggiornamenti.