Biologa Nutrizionista
Biologa Nutrizionista
Noto per essere iperpalatabile, ossia estremamente gradevole al palato, economico e pronto al consumo, il cibo ultraprocessato (ultra-processed food, UPF) è già stato riconosciuto come un fattore di rischio per diverse malattie croniche. Molti lavori scientifici evidenziano gli effetti negativi sulla salute delle caratteristiche UPF, non solo a causa dei nutrienti di bassa qualità che forniscono, ma anche a causa dei componenti non nutritivi presenti in UPF, delle modifiche indotte dalle tecnologie produttive con sviluppo di sostanze tossiche, e dell'effetto che possono avere sulla salute intestinale.
L'alimentazione gioca un ruolo cruciale sullo stato di salute a lungo termine, in particolar modo modulando lo stato infiammatorio. Diete ricche di frutta, verdura, cereali integrali e proteine nobili di qualità hanno un effetto antinfiammatorio, mentre diete ricche di alimenti ultra-processati (UPF) promuovono l'infiammazione cronica di basso grado.
L'infiammazione acuta è una risposta naturale del corpo alle aggressioni (batteriche, virali, da agenti fisici) e promuove la guarigione, risolvendosi spontaneamente a guarigione avvenuta. Al contrario, l’esposizione prolungata (cronica) ad agenti pro-infiammatori sviluppa un’infiammazione definita “silente” o “di basso grado” che può danneggiare i tessuti e favorire lo sviluppo di malattie come il cancro, il diabete e le malattie cardiovascolari.
Alimenti Ultra-Processati e Infiammazione:
Molti lavori evidenziano come il consumo eccessivo di alimenti ultra-processati possa contribuire allo sviluppo di un'infiammazione cronica di basso grado, aumentando il rischio di numerose malattie. Al contrario, diete sane e bilanciate, ricche di alimenti non processati, possono svolgere un ruolo protettivo per la salute.
In sintesi, il messaggio chiave è che la scelta degli alimenti ha un impatto diretto sulla nostra salute e che ridurre il consumo di alimenti ultra-processati a favore di una dieta più naturale e varia contribuisce a ridurre lo stato infiammatorio, prevenire molte malattie croniche e migliorare la salute in generale.
Da “Low grade inflammation and ultra processed foods consumption” - Nutrients 2023, 15(6):15-46.